giovedì 28 gennaio 2010

Le lingue sono importanti.....

....la nostra (perchè non è un dialetto) varca tutti i confini ed anche nelle sue regole basilari, ha una sola certezza: la fantasia!!!
A voi:



amche se....NOI NON SIAMO NAPOLETANI!!!

Lezioni di vita: lavoro e culture diverse!!

Senza descrizione e senza commento...per un semplice, banale motivo....a -3 e con tanta neve, mi si è risvegliato un fastidiosissimo dolore a causa di una vecchia frattura ad un dito...e la mano mi fa un male cane....quindi meno scrivo e meglio è. I video e i loro protagonisti, in ogni caso, meritano e come!!!








mercoledì 27 gennaio 2010

Per i più piccini.....

...ma è kikazzissima anche per i grandi dopo qualche bicchiere...



dedicated to Baby Fernando

martedì 29 dicembre 2009

Come si fa a vivere senza Frengo?

Lanciato dall'inarrestabile successo del Foggia di Zeman (non so se ricordate....Signori, Kolivanov, Shalimov, Baiano, Rambaudi) detto anche Foggia dei miracoli nasce nell'orticello di Mai dire gol e dal genio di Antonio Albanese, il telecronista ballerino, ultrà che deve contenersi (ma non ci riesce mai) che con le sue esasperazioni della vittoria o della sconfitta riesce a fare dei numeri unici. Frengo e stop col suo mischiare gli sport, gli svaghi e i personaggi nel raccontare una partita di calcio è riuscito a fare del cabaret semplice e divertente (il tormentone erano i dialoghi col fedele Francis). A tratti demenziale vero, ma nel complesso piacevole (ricordiamo sempre che un artista nasce e cresce anche in base al periodo storico in cui è lanciato). Beh...aldilà di tutto ed onestamente parlando....ogni tanto Frengo ci vorrebbe....magari a piccole dosi....ma sarebbe un bene per l'umore ;-)















martedì 22 dicembre 2009

Tutti in piedi...il maestro.

Uno ed uno soltanto. Se parliamo di teatro, sentimenti, arte, emozioni, verità, poesia....non c'è altro da portare ad esempio. Un maestro unico, con il quale in tanti si sono confrontati, dal quale tanti hanno imparato, grazie al quale ancora oggi in tanti campano. Ma non c'è mai stata vera competizione, vero confronto, veri valori da giudicare sul campo. LUI era il maestro, gli altri ottimi e valenti attori.
Lui era quello che l'uomo non poteva immaginare prima di conoscerlo....gli altri erano davvero bravi e si affannavano a rincorrerlo...ma solo fino a quando si rendevano conto che da lui potevano solo imparare.
Il lui chi è? Eh beh....è facile facile stavolta. Parliamo di Eduardo De Filippo. Elencare o mostrarvi le sue opere vorrebbe dire dovermi licenziare e dedicare le mie giornate a quest'impresa....lo farei e mi divertirei a farlo...ma non me lo posso permettere.
Per cui vi regalo un pezzo della sua carriera che è adatto al periodo. Che richiama il presepe, il Natale, le questioni familiari di tutti i giorni, le tradizioni, le emozioni, le difficoltà e le disgrazie che a chiunque possono capitare.
Il tutto con il suo intelligente umorismo. Il tutto in un'unica commedia che ha la bellezza di quasi 80 anni....se non è immortale Eduardo!!
NATALE IN CASA CUPIELLO

























La Top Ten della 11a giornata

lunedì 21 dicembre 2009

Il film più difficile della storia.

E' la prima definizione che mi viene pensando a La vita è bella.
Difficile....tanto difficile. Cercare di far ridere la gente, raccontando una storia come tante ambientata però durante l'olocausto e al tempo stesso trasmettere dei sentimenti, dei valori.
Mamma mia....impensabile....da brividi solo cercare di farlo, di concepire qualcosa che si avvicinasse a tutto ciò.
Sentendo le interviste ai suoi amici, dopo il successo, tutti furono concordi sul dire che quando lui parlò di questo progetto, rimasero di sasso.
Ed erano suoi amici, lo conoscevano meglio di chiunque altro. Eppure capivano che era difficile, che era folle.
Ma il lui rispondeva al nome di Roberto Benigni. Attore, maschera, personaggio, genio che ha tentato molte cose al limite nella sua carriera. Ognuna all'opposto dell'altra. Eppure quel capolavoro è davanti ai nostri occhi. Ha conquistato il mondo, ha conquistato Hollywood ed ha commosso tanti, tra cui una tenerissima Sofia Loren, che nel consegnargli l'Oscar, sembrava felice come una madre che consegna un premio ad un figlio.
Un'alchimia particolare, che non si crea se non ci sono persone speciali a confrontarsi. E che la Sofia nazionale fosse una superstar, gli americani lo sapevano. Ma tra il 1997 e il 1998 impararono a riconoscere anche in Robberto (come lo pronunciò la Loren con marcata cadenza napoletana) un personaggio di primo piano e di assoluto livello.
Qualcuno che poteva competere con loro.
E quella notte vedere le star del paradiso del cinema divertirsi, alzarsi in piedi, stare al suo gioco, ripagò il sacrificio del sonno perduto.
Impressa a fuoco nella mia mente, la consegna dell'Oscar per il miglior film straniero al maestro Roberto Benigni, il suo saltellare tra le poltrone, il suo abbraccio con la Loren, il suo spettacolo offerto al mondo....e poi il suo reale e sincero stupore nel sentire il suo nome come vincitore dell'Oscar per il migliore attore.

CLICCA QUI
(nb: si deve cliccare sul link...l'utente non permette la condivisione diretta - FILMATO ORIGINALE IN INGLESE).



ed ancora, tratto da uno speciale di La storia siamo noi, dal minuto 1:46 a seguire.



Il film completo
http://www.megaupload.com/?d=5GIXBCII

Pass: rapidscene.info


fonte: other site

domenica 20 dicembre 2009

Tze!



Ho scelto questa immagine, anche se poco chiara, perchè è emblematica del personaggio.
E' ciò che contraddistingue Bombolo (al secolo Franco Lechner) una figura resa immortale da tanti film degli anni 80 (le classiche commedie all'italiana) insieme ad Enzo Cannavale o Tomas Milian.
Strappato alla strada con incredibile intuito, fece della sua espressività e del suo accento, un'immagine irripetibile. Tanto da partire come spalla, ma in molte fasi dei film, arrivare ad essere il protagonista.
Vittima prescelta, Bombolo veniva "umiliato" o "deriso" da Cannavale e ripetutamente schiaffeggiato dall'ispettore Nico Girardi (Tomas Milian)...e la sua reazione era proprio quella faccia con il suo indimenticabile Tze!
Se si è giù di morale e c'è bisogno di ridere, Bombolo è una cura davvero efficace.
A voi:





















giovedì 17 dicembre 2009

La Top Ten della 10a giornata...

...tutta l'Italia lo deve sapere
Ebi Ere allo scadere!!

sabato 12 dicembre 2009

Sembrò di sognare...

...ma si trattava di realtà!!!
Dai...chi di voi giocando con una console qualsiasi non ha cercato di formare la squadra perfetta per vincere tutto? In qualunque sport. Oggi c'è uno spot che ha come chiave il "ti piace vincere facile".
Bene nel 1992 gli USA decisero che era ora di confrontarsi con il mondo con il meglio del meglio che avevano a livello agonistico ed invece di portare alle olimpiadi una nazionale di basket fatta di buoni giocatori (come era successo fino ad allora), mise insieme il top assoluto. L'unica squadra al mondo a potersi permettere di cambiare 5 atleti contemporaneamente e non risentirne. L'unica squadra al mondo che stravinceva, surclassava gli avversari, li faceva sentire piccoli piccoli, ma dando spettacolo, divertendosi e riscuotendo in molti casi (quasi sempre) l'ammirazione ed il consenso degli stessi avversari. E spesso le partite iniziavano con gli avversari che scattavano foto a questi dei del basket: dove mai si è visto?? ;-)
L'unica squadra insomma ad essere cercata dal mondo intero. L'unica con la quale si potesse già dare per scontato il risultato....c'era solo da stabilire lo scarto.
L'unica squadra che fece sembrare quasi inutile la finale olimpica contro una Croazia che era leader in Europa...che forse era una delle più forti viste in assoluto nel vecchio continente in tanti anni e che era guidata dall'immenso e compianto Drazen Petrovic.
Insomma il Dream Team USA del 1992 può essere definito in ogni modo, con qualunque aggettivo, con qualunque semplice espressione di stupore e meraviglia ma sempre in senso positivo.
Le successive nazionali USA non avrebbero retto il confronto con quel mix di atletismo, potenza, cervello, fantasia, velocità, esperienza e glorie sul punto di smettere....arricchito dalla presenza del più forte di tutti i tempi: sir Michael "Air" Jordan.

Tanto per farvi capire....questo il loro percorso verso l'oro olimpico:

Risultati del torneo di qualificazione

USA 136 Cuba 57
USA 105 Canada 61
USA 112 Panama 52
USA 128 Argentina 87
USA 119 Porto Rico 81
USA 127 Venezuela 80

Risultati alle Olimpiadi di Barcellona 1992

USA 111 Francia 71 (preolimpica a Montecarlo)
USA 116 Angola 48
USA 103 Croazia 70
USA 111 Germania 68
USA 127 Brasile 83
USA 122 Spagna 81
USA 115 Porto Rico 77
USA 127 Lituania 76
USA 117 Croazia 85


La fantasia al potere:

Charles Barkley - dei Phoenix Suns
Larry Bird - dei Boston Celtics
Clyde Drexler - dei Portland Trail Blazers
Patrick Ewing - dei New York Knicks
Magic Johnson - dei Los Angeles Lakers
Michael Jordan - dei Chicago Bulls
Christian Laettner - dalla Duke University
Karl Malone - degli Utah Jazz
Chris Mullin - dei Golden State Warriors
Scottie Pippen - dei Chicago Bulls
David Robinson - dei San Antonio Spurs
John Stockton - degli Utah Jazz

Io li ho visti giocare...chi non l'ha fatto o non era ancora nato, si metta comodo (peccato solo per la qualità dei video).













Ci fu anche uno spot Nike....



...uno Visa...



...uno Mc Donald's....



...in pratica diventò un evento nell'evento. Di sicuro una delle cose più belle dello scorso secolo.

Qui i link della finale, per vederla interamente (contattatemi se volete vedere le altre).

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fonte altro forum.

venerdì 11 dicembre 2009

La Top Ten della 9a giornata

Si sale ancora di livello!!!

domenica 6 dicembre 2009

...e una paizza?

Sono passati 12-13 anni oramai....ma Ciàiro Boccia di Pozzuoli resta indimenticabile. Paolantoni sarà ricordato per alcuni di questi personaggi proposti a Mai dire gol anche se lui sembra scomparso.....che sta facendo ora?
Cercherò con calma. Intanto godetevi il pizzaiolo dell'autogrill con i suoi problemi sentimentali....Margheràita non era molto fedele :-)











Torna Ciàiro!!! :-)

Mi sono svegliato con l'appetito!!!

Embè....al babà non si può dire di no :-)



...solo che l'accento non è proprio partenopeo ;-)
(anche se sembrano davvero invitanti)

venerdì 4 dicembre 2009

Le interviste di Troisi

Ha fatto cinema, ha fatto cabaret, ha fatto teatro, ha scritto, ha fatto regia ed è diventato un mito assoluto.
Ma il suo essere Massimo Troisi lo si evinceva anche dalle interviste in tv.
Minà era la vittima preferita e diventava quasi spalla...ma anche Pippo Baudo pagò dazio più volte.
Qui alcuni esempi di chi era Massimo Troisi....in tutto il suo essere speciale.






















Non sono ordinati lo so...ma sono tanta roba davvero!!
Unico...insostituibile. Anche il grande Alberto Sordi, si accorse presto delle sue capacità.



Se purtroppo avete dei congiunti nell'aldilà, vi consoli il fatto che si staranno divertendo ascoltandolo. A noi restano queste straordinarie testimonianze.

Tu sei diplomato? Mai più di 4!!!

Gaetano e Robertino.....c'è bisogno di presentazioni? :-)

Se qualcuno non avesse visto questo film che segna l'esordio cinematografico di Massimo Troisi (ma non ci credo che esista qualcuno che non l'abbia visto) corra a procurarselo.


da Ricomincio da tre - 1981

giovedì 3 dicembre 2009

Cado dalle nubi




Checco Zalone è un giovane pugliese che sogna di diventare cantante. Lasciato dalla ragazza perché insegue sogni irrealizzabili mentre lei vuole sistemarsi, Checco decide di partire da Polignano a Mare e raggiungere Milano, dove forse riuscirà a sbarcare il lunario. A Milano viene ospitato dal cugino Alfredo (Dino Abbrescia) ma ovviamente fatica ad adattarsi alla mentalità milanese. Incontra Marika (Giulia Michelini) ed è un colpo di fulmine per entrambi, ma il padre di Marika (Ivano Marescotti) è un leghista convinto, pieno di pregiudizi sui meridionali, figuriamoci poi quando vede Checco! Contemporaneamente comincia a partecipare a diversi provini, fino a quando d'improvviso il suo talento canoro, unito a quello comico, viene riconosciuto: Checco può diventare un fenomeno e il discografico che l'aveva inizialmente rifiutato prende a cercarlo per tutta la città. Checco sta per coronare il suo sogno, ma riuscirà ad avere l'amore di Marika o tornerà al suo paese da vincitore riconquistando l'ex fidanzata?

Genere: Commedia

Durata: 114 Min.

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fonte altro blog.

Le lettere famose....

Ok...ora lo so. Penserete alle lettere di grandi scrittori. Ce ne sono di celebri ed importanti. Ma io pur avendo un grande rispetto per la cultura, la letteratura e la storia in genere (essendone anche un appassionato), in questo blog voglio parlare e ricordarvi altre forme di arte e di cultura. Quella spontanea e diretta che, anche se può sembrarvi esagerato, solo un genio del campo può creare. Come far ridere e fare qualcosa di nuovo entrando nella storia al tempo stesso.
Questo totem della commedia e della parodia, che risponde al nome di Totò, si è cimentato nel corso della sua carriera in vari tipi di lettere, supportato anche dal grande Peppino De Filippo.
Come ad esempio la classica lettera dettata da un analfabeta allo scrivano (era frequente agli inizi del 900):


da Miseria e Nobiltà - 1954

Oppure una lettera minatoria per chiedere un riscatto, nei panni di impacciato rapitore:




da Totò, Peppino e i fuorilegge - 1956

Anche se la standing ovation nel campo va sicuramente tributata alla LETTERA per eccellenza.....quella dei fratelli Caponi:


da Totò, Peppino e la malafemmina - 1956

Lettera poi ripresa quasi trent'anni dopo (alla loro maniera ovviamente e con oggetto e soggetto diversi) da altri due artisti che non hanno bisogno di presentazioni, Massimo Troisi e Roberto Benigni:


da Non ci resta che piangere - 1984

Non c'è altro da aggiungere, se non GRAZIE.

mercoledì 2 dicembre 2009

La Top Ten della 8a giornata...

...questa settimana davvero spettacolare!!

martedì 1 dicembre 2009

lunedì 30 novembre 2009

"tu Marì, Marì fai il figlio di Salvatore..."

...Gabriele ti ha dato la buona notizia!
Siamo in tema no? Fra un pò è Natale. Ma questa in ogni periodo dell'anno ci sta bene.
Il titolo è La Natività siamo nel 1977 ed il grande pubblico sta imparando a conoscere La Smorfia, al secolo Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo Decaro.
La parte riportata è il tormentone dello sketch anche, erroneamente, conosciuto come ANNUNCIAZIONE. Ma è il termine con cui forse la gente lo identifica. A chiunque se citi quella semplice parola ripetuta due volte ti sorriderà, ricordandosi questo sketch. Annunciazione, annunciazione... da qui partono quasi 10 minuti di arte pura, di comicità genuina in cui i personaggi di uno degli eventi della cristianità, vengono riletti e riproposti in chiave popolare e partenopea in particolare...con tanto di finale a sorpresa. 10 minuti in cui si fondono credenza, problemi di tutti i giorni e usanze popolari. Tre componenti che sembrano lontane tra loro ma che vengono mixate ed arricchite delle straordinarie capacità degli interpreti. Tre artisti che hanno ognuno un modo diverso di recitare e di interpretare il teatro e il cabaret, ma che lasciano a chi li guarda un senso di insieme incredibile. Frutto di tempi comici e scenici particolari. Questo ovviamente un mio giudizio da umile spettatore, ma legato a tanti ricordi e tante sensazioni vissute ogni volta che riguardo questa piccola opera d'arte.
Che appartiene interamente a chi la guarda, a chi se la ricorda e a chi la racconta e la racconterà.
Annunciazione, annunciazione...